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Gli assetti precari ed instabili nel M.O. del dopo ISIS

Negli ultimi mesi, in seguito all’acutizzarsi di crisi di estrema gravità in altre parti del mondo,in particolare della Corea, la situazione del Medio Oriente è quasi sparita dalle pagine e dai siti dei mezzi d’informazione italiani e occidentali. Eppure gli elementi di novità non mancano. L'ISIS sta perdendo lo scontro sul terreno, ma non per questo ha perduto la sua virulenza sul piano internazionale. I Curdi iracheni hanno recentemente svolto un referendum con l’obiettivo di ottenere l’indipendenza da Baghdad. La situazione si è fatta tesa in Arabia Saudita e ha coinvolti di vertici del Libano. Israele infine ha bombardato basi iraniane in Siria. Nella complessa scacchiera mediorientale, che vede coinvolti attori regionali come Turchia e Iran e mondiali come Stati Uniti e Russia, la situazione dell’intero Medio Oriente continua a essere molto critica, gli equilibri particolarmente instabili e gli stessi assetti territoriali appaiono precari e suscettibili di ridefinizioni non certo indolori. Uno scenario dunque che non va sottovalutato per le implicazioni che potrebbe avere sul Mediterraneo e in Europa. 


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