Europa in controluce

CROLLO DEL GREGGIO: QUALI RIFLESSI PER IL PORTO?

FAQtrieste.it è un sito ben documentato sulle questioni - soprattutto economiche – che riguardano Trieste. Nell'edizione apparsa ieri dedica al crollo del prezzo del petrolio alcune interessanti considerazioni che coincidono in larga misura con la nota che a mia volta avevo dedicato a questo tema, ma in parte la integrano tenendo d'occhio le ripercussioni locali. Spiega infatti FAQtrieste che il greggio costa così poco da indurre le navi dirette in Nord Europa a circumnavigare l'Africa piuttosto che passare per Suez. Così non pagano il pedaggio per il transito del canale, il viaggio dura più a lungo consentendo forse alle aree di stoccaggio di smaltire i milioni di barili in deposito.
 
Con quali conseguenze per Trieste e il nord Adriatico? Ecco quanto scrive FAQtrieste.
 
“I primi effetti di questa crisi generale del comparto petrolifero si profilano - se pur in forma ancora ridotta - anche nel porto di Trieste, dove il traffico del petrolio rappresenta a dati 2019 il 68% in termini di tonnellaggio merci movimentate su base annua. Il Terminal Marino della SIOT-TAL, che serve il 100% del mercato della Germania meridionale (Baviera e Baden-Württemberg), il 90% di quello austriaco e il 50 % del mercato della Repubblica Ceca con quantitativi che ruotano intorno ai 42 milioni di tonnellate/anno”
 
La nota prosegue segnalando in febbraio un calo del -7,78% sul 2019 mentre in marzo la flessione, sempre sul medesimo periodo dell’anno scorso, si è attestata a -24,31%. Ciononostante, conclude l'agenzia”l’operatività dell’Oleodotto Transalpino non si è mai interrotta e nonostante il calo dei traffici la domanda dei clienti non ha subito pesanti riduzioni e le raffinerie collegate al sistema TAL –in Austria, in Germania e in Repubblica Ceca – continuano tutte a lavorare”.
 
Dunque, malgrado la crisi, almeno su questo fronte il porto di Trieste sembra risentirne relativamente. Altro discorso, ben più grave, riguarda il traffico dei traghetti turchi. Ma di questo parleremo in altra occasione.