Europa in controluce

Lega e Forza Italia contro gli eurobond

Tra ieri e oggi, 17 aprile, il Parlamento Europeo ha adottato nuove misure che mobilitano tra l'altro ulteriori 3 miliardi di € a sostegno dei sistemi di assistenza sanitaria nelle regioni dell'UE che sono state le più colpite dalla pandemia. Lasciando agli organi di informazione l'illustrazione delle misure, è il caso di registrare alcune circostanze molto istruttive emersa nel dibattito, a Bruxelles e a Roma.
 
In sede di votazione di un emendamento presentato dai Verdi che introduceva i coronabond, i deputati europei della Lega e di Forza Italia hanno votato contro, contribuendo in materia determinante a bocciare la proposta.
 
“Hanno votato sostenendo le posizioni del governo olandese e dei sovranisti, ovvero niente coronabond e niente mutualizzazione del debito causato dalla crisi da coronavirus” ha sostenuto Angelo Bonelli, coordinatore dei Verdi-Europa Verde, e ha poi aggiunto “questi sono falsi patrioti, che in Italia fingono di difendere il nostro Paese ma fuori confine si alleano con i nemici dell’Italia». Anche il M5S, per bocca del vicepresidente dell’Europarlamento Fabio Massimo Castaldo, ha denunciato «l’ennesimo tradimento ai danni dell’Italia da parte della Lega Nord e Forza Italia”. “Prima sventolano il tricolore in ogni selfie, poi quando il loro voto può salvare il Paese si allineano all’Olanda! Complimenti!”
 
Per la verità c'è poco da ironizzare, perché confusione e contraddizioni non mancano anche tra i pentastellati: a Bruxelles hanno votato contro la proposta francese sul recovery bond, che però è stata approvata. E a Roma continuano a far la guerra al MES.
 
Ieri il ministro Patuanelli - riferisce il Corriere della Sera – prima invita “a non alimentare un dibattito surreale su qualcosa che non esiste”, poi afferma che “il no al MES è definitivo”, salvo poi rinviare un giudizio definitivo a dopo il vertice. Se il 23 aprile si decide di “rompere le condizionalità pericolose del MES”, allora dal “salvadanaio rotto si possono prendere i soldi e usarli”. Ma le condizionalità per le spese destinate alla sanità sono già state tolte. E allora di cosa si parla?