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Green dialogues - inizia una nuova rubrica!

Inizia con oggi una nuova rubrica sul sito e sulla pagina fb di Dialoghi Europei: “green dialogues”, sui temi dell’energia e dell’innovazione, a cura dell'ing. Mario Sica. Proprio energia e innovazione sono state al centro del percorso professionale di Mario Sica, percorso che lo ha portato dall’Australia al Brasile, dalla Cina agli Stati Uniti, lavorando per grandi aziende italiane ed estere e mettendo ora a disposizione di Dialoghi Europei la sua conoscenza del settore. Il tema che la rubrica affronta è solo superficialmente lontano dagli argomenti normalmente affrontati da Dialoghi Europei: le sfide nel campo dell’innovazione tecnologica e della riconversione energetica influiscono e influiranno ancor di più in futuro sul mondo che sta intorno a noi, il mondo di cui Dialoghi Europei si occupa. In questo primo intervento l’autore ci sottopone alcune questioni introduttive: altre ne seguiranno nelle prossime settimane, per cercare di comprendere l’impatto che queste tematiche hanno su ciò che ci circonda.

 

Štefan Čok

Presidente Dialoghi Europei

 

PANDEMIA, ENERGIA e PNNR

di Mario Sica

È chiaro a tutti che, anche a seguito della pandemia Covid-19, il mondo non sarà più uguale a prima. L’Europa si è data obiettivi molto sfidanti in termini di “Carbon neutrality” e questa scelta ha due diretti impatti: sulla produzione di energia ─ che deve necessariamente vedere la crescita delle rinnovabili – e sull’industria, che deve incorporare modelli organizzativi, tecnologie e processi che la rendano più compatibile con i grandi obiettivi di sostenibilità. Basta citare il tema dell’auto elettrica per capire quanto questa “rivoluzione” energetica cambierà l’industria sia in termini di prodotti sia in termini di processi produttivi. Anche il nuovo paradigma della “Circular Economy” va in questa direzione ma richiede investimenti e scelte strategiche dirompenti. Già queste poche affermazioni ci fanno comprendere però che non è più solo sul terreno nazionale che si può giocare la partita del futuro dell’industria. Questa è ormai una partita europea. Oggi possiamo dire che la crisi derivata dalla pandemia è stata anche un’opportunità per l’Europa. Un anno fa in questi giorni (ad inizio della crisi nel marzo 2020) l’Europa si è trovata a gestire, come anche i singoli Paesi, un’emergenza assolutamente inaspettata ed è stata vicina all’implosione.

IL PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri ed inviato a fine aprile alla Commissione Europea per la validazione finale ed approvazione, dedica una parte rilevante (Missione 2 – Rivoluzione verde e Transizione ecologica) ad alcuni obiettivi per “sviluppare una radicale transizione ecologica verso la completa neutralità climatica e lo sviluppo ambientale sostenibile per raggiungere gli ambiziosi obiettivi globali ed europei al 2030 e 2050  che puntano ad una progressiva e completa decarbonizzazione del sistema (‘Net-Zero’) e a rafforzare l’adozione di soluzioni di economia circolare, per proteggere la natura e le biodiversità garantendo, al tempo stesso, un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente”.

Alla Missione 2 sono assegnati quasi 1/3 delle risorse dell’intero PNRR (59,33 Mdi di € su un totale di 191,50) cui si sommano altri 10,63 Mdi di € provenienti da altri capitoli (Fondo complementare e REACT EU).

E gli obiettivi prioritari sono:

  • assicurare una transizione inclusiva ed equa;
  • rendere il sistema italiano sostenibile nel lungo termine garantendone la competitività;
  • sviluppare una leadership internazionale industriale e tecnologica nelle principali filiere della transizione ecologica previsionale di fenomeni naturali e dei loro impatti;
  • rendere l’Italia resiliente agli inevitabili cambiamenti climatici rafforzando le infrastrutture e la capacità, massimizzando i livelli occupazionali e contribuendo alla riduzione del divario tra le Regioni;
  • aumentare consapevolezza e cultura su sfide e tematiche ambientali e di sostenibilità.

In definitiva possiamo riassumere come concetto chiave che Innovazione & Sostenibilità sono una relazione virtuosa per un futuro migliore. In questo momento non si può parlare di Innovazione se non facendo riferimento alla Sostenibilità ed ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile approvati nel 2015 dall’agenda ONU per il 2030 ed i 169 sotto-obiettivi ad essi collegati.