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Da un'Europa di guerra a un'Europa di diritti l'impegno della società civile in Russia e Ucraina

È passato quasi un anno da quel tragico giorno di fine febbraio 2022 in cui, riportando le lancette della storia a un passato che pensavamo ormai non dovesse tornare più, uno Stato europeo, la Russia di Putin, ha attaccato militarmente il proprio vicino, l’Ucraina. La parola guerra, purtroppo mai dimenticata nel resto del mondo, è tornata a fare irruzione nei discorsi quotidiani degli europei.

Non abbastanza si è parlato degli sforzi della società civile russa, per mantenere pur in una situazione in cui l’oppressione governativa si faceva sempre più stringente, degli spazi di libertà in Russia.

Non abbastanza si è parlato degli sforzi della società civile ucraina per fare del paese uno stato di diritto e dei diritti. E non abbastanza ci si è chiesto sul ruolo dei media.

Il Nobel per la Pace 2022 assegnato al dissidente bielorusso Ales Bialiatski, al Center for Civil Liberties in Ucraina e a Memorial International accenda i fari su queste realtà.

Ne parleremo lunedì 5 dicembre, ore 17:30 presso la sede dell’In.C.E. (via Genova 9, Trieste) insieme ad illustri esperti:

Andrea Gullotta, presidente di Memorial Italia

Eugenia Benigni, consulente internazionale sulla parità di genere, la diversità, l'inclusione sociale

Walter Skerk, giornalista della sede RAI FVG, curatore trasmissione EstOvest Tgr

Modera l’incontro Štefan Čok, componente del direttivo di Dialoghi Europei e socio di Memorial Italia.

 


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