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Rassegna stampa 11/07 - 18/07

 
Siria, Libia, Santa Sofia: Erdogan chiama Putin
 
l portale che la Luiss dedica alla sicurezza internazionale sta seguendo con grande attenzione le mosse di Russia e Turchia in Medio Oriente, in nord Africa e anche nel Caucaso, dove riaffiorano venti di guerra.
Con Donald Trump ormai focalizzato solo sulle elezioni di novembre e l’UE occupata con la predisposizione del bilancio pluriennale e il programma di aiuti economici post emergenza, Putin ed Erdoğan sembrano giocare una partita a due per una preminenza geopolitica che potrebbe preludere di fatto ad un controllo di non piccola parte del Mediterraneo. Gli interessati troveranno numerosi articoli accedendo alla pagina. (leggi)
 
 
 
EU calls for ceasefire amid escalating tensions at Azerbaijan-Armenia border
 
Il Caucaso, si diceva, con il piccolo puzzle di Stati ed etnie. Dopo anni di relativa tranquillità, si riparla di Nagorno-Karabakh e di scontri tra armeni ed azeri. Riferiscono in proposito il portale Euractiv (leggi) e, in italiano, il sito “In Italia News” (leggi).
Sempre a proposito di Caucaso, per chi volesse approfondire la vicenda relativamente poco nota di un ”quasi coinvolgimento” italiano in quella regione alla fine della prima guerra mondiale, si segnala un documento del Ministero degli esteri che tocca, tra l’altro, questo argomento. (leggi).
 
 
 
‘Normandy format’ talks on Ukraine to be EU presidency priority, says Germany’s Maas
 
Per un politico è importante rimanere ben visibile sulla scena pubblica, ma probabilmente neanche volendolo Angela Merkel riuscirebbe a sfuggire la luci della ribalta mentre la Germania assicura la presidenza di turno dell’UE. Se Brexit e Recovery Fund esigono attenzione ed impegno costante, altre vicende – e non certo trascurabili – devono essere seguite e governate. È il caso ad esempio del (quasi dimenticato) conflitto in Ucraina orientale, di cui parla Euractiv.com (leggi)
 
 
Elezioni in Macedonia del Nord: vittoria incerta di Zaev
 
Con il loro paese flagellato dal virus, i macedoni si sono recati alle urne (sull’arco di tre gironi, nella speranza di evitare troppi contagi) per eleggere il nuovo Parlamento. Ritorneremo sull’argomento nel prossimo futuro, ma per intanto segnaliamo una prima reazione dell’Osservatorio
Balcani-Caucaso (leggi
 
 
Slovenian, Italian Presidents Lay Wreaths to Victims of Fascism, Post-WW2 Massacres
 
Del Narodni Dom e del doppio “pellegrinaggio” dei Presidenti Mattarella e Pahor si è molto scritto e parlato e c’è veramente ben poco da aggiungere. Forse di qualche interesse può risultare al lettore italiano una cronaca apparsa sul sito in lingua inglese “Total Slovenia News” dove chiaro riferimento è fatto alle critiche mosse in patria al presidente Pahor (leggi
 
 
 
Letters of love: 'Our father wrote every day as he waited to be sent to Auschwitz'
 
 
D’estate, si sa, per i giornali non è sempre facile riempire di notizie tutte le pagine. Così si pubblicano storie non necessariamente collegate all’immediatezza, ma capaci di attirare comunque l’interesse dei lettori.
Purtroppo però in queste occasioni è facile scivolare nel “copia e incolla”. Vari giornali italiani hanno recentemente riportato la storia del triestino Daniele Israel che, arrestato dai nazisti, riuscì a comunicare con la moglie nascondendo lettere e bigliettini nella biancheria personale. L’intera storia, con maggiore dovizia di particolari, si ritrova anche sul sito della BBC (leggi). Curioso che anche il fotomontaggio utilizzato a corredo del titolo sia lo stesso (ma l’articolo della BBC riporta molte altre fotografie).