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Rassegna stampa di testate nazionali e internazionali 21/03-26/03

Rassegna stampa di testate nazionali e internazionali 21/03 - 26/03

 

Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, un faro si è acceso sui Balcani occidentali. Il limbo geopolitico in cui questa regione appare segregata, anche per l’insipienza dell’approccio finora seguito per la realizzazione della promessa integrazione euroatlantica, fa temere un contagio della violenza. L’anello debole sembra essere ancora e sempre la Bosnia-Erzegovina, come appare anche dall’interessante articolo di Angelica Vascotto su EastJournal.net: (leggi)

 

Il tema dell’efficacia delle sanzioni decise da Unione europea e Stati Uniti per colpire l’economia della Russia dopo l’attacco all’Ucraina è stato oggetto di innumerevoli analisi sui media di tutto il mondo. Quasi sempre tuttavia tali analisi sono presentate a sostegno di una tesi o di una posizione che le rendono inevitabilmente “di parte”. La rivista Altreconomia.it, impegnata su tematiche attinenti al commercio equo e all’economia solidale e quindi essa stessa “di parte”, propone sul tema delle sanzioni alla Russia uno studio che spicca per la mole dei dati su cui si basa e la qualità delle fonti di tali dati: (leggi).

 

Non sono pochi i politici di rango che si sono auto-attribuiti il ruolo di “mediatori” tra Russia ed Ucraina: Erdoğan, Bennett, Macron... Chi non brilla invece per spirito d’iniziativa sembra essere l’ONU, il cui Statuto le affida il compito di “Mantenere la pace e la sicurezza internazionali”. Il balbettio delle Nazioni Unite in questo frangente è tale che molti osservatori stanno già preconizzando una rifondazione dell’Istituzione. Eppure anche nella sua forma attuale, l’ONU avrebbe a disposizione gli strumenti legali che le consentano di svolgere la propria funzione. Lo spiega, dal punto di vista del diritto internazionale, il generale dei Carabinieri Maurizio Delli Santi sul sito Altalex.com: (leggi).

 

Quello di Márki-Zay Péter è un nome ancora poco conosciuto, ma che potrebbe diventare ben preso popolare se le elezioni politiche ungheresi non riserveranno un nuovo trionfo a Viktor Orban. Márki-Zay è infatti il candidato dell’opposizione che sfiderà Orban il 3 aprile prossimo. Si tratta di un conservatore tradizionalista, che probabilmente sarà votato anche da persone di sinistra pur di battere l’attuale Presidente: che resta non di meno favorito. Illustra la situazione a pochi giorni dal voto il sito Linkiesta.it: (leggi)

 

L’approvazione della “Bussola strategica” (Strategic Compass) da parte del Consiglio europeo segna probabilmente un momento di svolta nella politica di sicurezza e di difesa dell'UE. È già stato detto e scritto da moltissimi commentatori che le ambizioni di questo piano d’azione strategico sono ancora molto limitate, soprattutto in un contesto di guerra in Europa. Ma come molte volte è accaduto in passato, l’UE sembra prediligere l’approccio dell’avanzamento per piccoli passi. Che spesso ha funzionato. I “piccoli passi” che hanno preceduto l’adozione della Bussola strategica sono ben illustrati dall’Istituto Affari Internazionali: (leggi)