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Invito conferenza "Osimo, cinquant'anni dopo"


SABATO 8 NOVEMBRE ore 10,30 – TEATRO MIELA

Dialoghi Europei, assieme al Circolo della Stampa e a "Pequod itinerari di letteratura e giornalismo", organizza una iniziativa sul tema: OSIMO, CINQUANT’ANNI DOPO

Il 10 novembre 1975 fu firmato a Osimo nella villa Monte San Pietro, di proprietà del conte Giulio Leopardi Dittajuti, il Trattato che fissò definitivamente la linea di confine tra Italia e Jugoslavia. Il Trattato fu accompagnato da un accordo sulla cooperazione economica in vari settori e da uno specifico protocollo che prevedeva la realizzazione di una Zona Franca Industriale a cavallo del confine tra i due Paesi sul Carso Triestino. A firmare il Trattato furono i ministri degli esteri dei due Paesi, Mariano Rumor e Miloš Minić. Presidente del consiglio Aldo Moro e sindaco di Trieste Marcello Spaccini.

Oltre al grande significato per la città poiché metteva fine ad anni di tensioni e incertezza, il Trattato di Osimo ha avuto effetti che sono andati ben al di là di Trieste.

Di questo si parlerà sabato 8 novembre al teatro Miela, alle 10.30, nell’incontro organizzato da Dialoghi Europei assieme a  “Pequod itinerari di letteratura e giornalismo”  e al “Circolo della Stampa di Trieste”. Interverranno nel dibattito alcune persone che per le loro responsabilita' nei rispettivi partiti o movimenti ebbero un ruolo nel confronto che si aprì in quel periodo.

Porteranno la loro testimonianza gli ex sindaci di Trieste Franco Richetti (DC) e Giulio Staffieri (LpT), l’on. Giorgio Rossetti (allora segretario del PCI), l’avvocato Gianfranco Carbone (dirigente Psi), l’avvocato Paolo Sardos Albertini (Lega Nazionale), e il sen. Milos Budin, (al tempo esponente di punta della comunità slovena)

Il prof. Raoul Pupo aprirà il confronto inquadrando il periodo storico in cui si inserirono le vicende triestine di Osimo

Condurranno: Enzo D’Antona, giornalista e presidente di Cooperativa Bonawentura-Teatro Miela e Pierluigi Sabatti, giornalista e presidente del Circolo della stampa di Trieste

Lettura scenica di Laura Bussani.