A volte, notizie che a prima vista sembrano scollegate e che i giornali addirittura collocano in sezioni diverse assumono nuovi significati l’una in controluce dell’altra. Sul sito della BBC sono stati recentemente riportati i dati relativi alla flessione dell’economia mondiale nel secondo trimestre 2020, con la sottolineatura di come il Regno Unito abbia fatto peggio di qualsiasi altro paese dell’OCSE; (leggi).

Ecco quindi che appaiono sotto una luce diversa le scaramucce tra i negoziatori della Brexit, di cui ben poco si parla (anche sulla stampa britannica) ma che nondimeno deve preoccupare molti settori economici. Nell’articolo sull’argomento pubblicato sul portale Euractiv, oltre a menzionare l’irrigidimento della posizione del negoziatore europeo Michel Barnier, si accenna anche a dettagli pratici del negoziato in materia di traffico su gomma che indicano chiaramente come gli interessi in gioco siano ben concreti (leggi).

Due settimane fa (15 agosto) questa rassegna stampa aveva segnalato la notizia della firma di un accordo italo greco del quale ben poco si sapeva, ma che di certo valeva più per il suo valore simbolico che per quello pratico. Con l’aumentare delle tensioni tra Grecia e Turchia, ecco ora cheil go verno di Atene si dice pronto a ratificare tale accordo, suscitando le ire di Ankara. Questioni di lana caprina per alcuni; motivo di seria preoccupazione per chi teme che nemmeno la comune appartenenza alla NATO possa fermare la crescente aggressività di greci e turchi. (leggi)

Da quando, prima ancora che si parlasse apertamente di populismo e sovranismo, molti politici  e governi nazionali hanno cominciato il tiro al bersaglio contro le Istituzioni europee per nascondere le loro manchevolezze, il dialogo tra le varie capitali e Bruxelles è diventato più complesso. Perfino le parole con le quali gli uni e gli altri comunicano le proprie posizioni sono scelte con cautela ed attenzione. Ecco allora che dobbiamo essere grati a quei giornalisti che si prendono la briga di analizzare non solo il contenuto, ma anche la forma dei testi ufficiali per aiutarci a leggere “tra le righe”, come in questo articolo pubblicato nella sezione italiana di Euractiv (leggi)

I Balcani sembrano incapaci di sfuggire a quello che si direbbe il loro destino: essere il terreno sul quale altri giocano le partite più importanti. Russia e Cina sono ormai ben insediate in quella regione, eppure continuano a fare il possibile per rafforzare la loro presenza. Sul portale Balkaninsight analizza la situazione al riguardo l’ex ambasciatore montenegrino presso la NATO e l’OCSE Vesko Garčević. (leggi)

Concludiamo questa ultima rassegna stampa del mese di agosto con una segnalazione più “leggera”, tratta ancora dal sito della BBC. Racconta di due frati italiani che stanno attraversano a piedi il Galles e contano poi di passare in Irlanda. Sorridono nelle foto e affermano di essere pellegrini di pace con l’unica ambizione di portare un messaggio di speranza. Chissà se è per questo che sullo zaino di uno di loro fa bella mostra una bandiera dell’Europa… (leggi)