Già la settimana scorsa, e non per la prima volta, questa rassegna stampa di Dialoghi europei aveva proposto alcune letture legate al tema della Brexit, con particolare riferimento all’intenzione del Primo ministro laburista Keir Starmer di puntare ad una ricalibrazione (reset) degli accordi conclusi tra Regno unito e UE. Proponiamo ora nuove segnalazioni sul tema in quanto le conseguenze dell’uscita dall’Unione continuano ad essere materia trattata quasi quotidianamente dalla stampa britannica. A pochi giorni di distanza, per esempio, la BBC ha segnalato da un lato come gli ambienti economici stiano evidenziando il costante aggravarsi delle conseguenze della Brexit, in particolare per le piccole e medie imprese (leggi), e dall’altro come anche l’applicazione di semplificazioni per gli scambi tra l’Irlanda del Nord (rimasta nel mercato unico) e il resto del Regno risulti problematica (leggi). Tale situazione stride clamorosamente con almeno uno dei cinque punti fondamentali messi in avanti dai pro-Brexit in vista del referendum del 2016, vale a dire l’opportunità di “sottrarsi alla burocrazia europea”, come riportato in un articolo dell’epoca del Sole24Ore: leggi. D’altronde, non sembra che risultati significativi sino stati conseguiti nemmeno per altri punti e soprattutto il primo (“controllare l’immigrazione”) visto che Starmer si è addirittura rivolto a Meloni per “copiare qualcosa”, come ha titolato il Post: leggi.
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