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Addio a Don Pierluigi Di Piazza. Il ricordo di Dialoghi Europei

Don Pierluigi Di Piazza non c'è più. L'avevamo contattato l'ultima volta il 26 marzo scorso, in vista dell'iniziativa in programma sull'Ucraina e sull'emergenza umanitaria che ne è derivata, consapevoli del bisogno, su argomenti così sensibili e, purtroppo, divisivi, di personalità equilibrate e autorevoli. Ma purtroppo le sue condizioni di salute non gli avevano consentito di partecipare. 

In precedenza era stato più volte ospite di Dialoghi Europei, una in particolare di straordinario interesse e livello, nell'ormai lontano 4 dicembre 2015, sull'enciclica “Laudato sii” con Giovanni Miccoli. Non sta a noi, né sarebbe questa la sede per tentare di ricostruire la sua opera. Per quanto l'abbiamo conosciuto, non solo attraverso i convegni e gli incontri ma per quanto ha scritto e realizzato, vogliamo esprimere qui tutto il nostro profondo dolore per la sua scomparsa. Se n'è andata una persona straordinaria, che lascia un'eredità importante di realizzazioni e soprattutto di strade ancora lunghe da percorrere. Ma l'esempio che ha dato conta. Conta anche per noi di Dialoghi Europei, che con lui perdiamo un punto di riferimento importante, di quelli che aiutano a trovare la rotta.

 

Per chi non lo conoscesse, la sua vita in qualche riga:

Don Pierluigi Di Piazza. Parroco di Zugliano, nel 1989 aveva fondato il Centro di accoglienza “Ernesto Balducci” per immigrati, profughi e rifugiati politici del quale Di Piazza è stato direttore e instancabile animatore. Licenza in Teologia all’Università San Tommaso d’Aquino a Roma, dove si era laureato nel 1994; Di Piazza è stato ordinato sacerdote nel 1975, ed è stato sempre impegnato nella diffusione della cultura della pace, della non violenza e della solidarietà, attività per la quale ha ricevuto numerosi riconoscimenti e una laurea ad honorem in “economia della solidarietà” dall’Università di Udine.