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Green dialogues 30/6/21 - L’auto elettrica, oggi o domani? Il futuro della mobilità.

di Mario Sica

 

L’auto elettrica rappresenta un argomento di grande attualità e molto dibattuto, sulle strade se ne iniziano a vedere alcune (pochissime, in verità) ma soprattutto se ne scrive molto sui giornali: ma a che punto siamo oggi? Quali problematiche ci sono? E cosa ci aspetta nel futuro a breve/lungo tempo?

Innanzitutto va premesso che, parlando di autovetture elettriche, vi sono soluzioni con varie tipologie e caratteristiche, dai modelli ibridi (ed anche qui ci sono tipologie differenti, dal mild-hybrid al full-hybrid, ossia quelle che oltre al motore termico utilizzano un piccolo motore elettrico di ausilio all’avviamento o alla marcia) alla vera e completa soluzione elettrica (ossia autovetture con la sola presenza di uno o due motori elettrici e l’assenza totale del tradizionale motore termico a benzina o diesel).

Molte o quasi tutte le case automobilistiche offrono attualmente soluzione ibride (con ricarica dalla frenata rigenerativa e/o dall’energia elettrica grazie alla presenza di una batteria di ricarica dall’esterno) esaltandone le peculiarità ed i vantaggi costituiti da un inferiore consumo di carburante (spesso modesto) e quindi di emissione di CO2 nell’ambiente e da vantaggi fiscali, a fronte di un costo di acquisto più elevato per la presenza di ulteriori componenti quali la batteria, il motore elettrico ed un software di gestione dell’alternanza di utilizzo dei due motori.

Ma la soluzione vera e radicale del problema è rappresentata sicuramente dalla auto “full electric”  (di cui si parlerà in seguito) ossia quella che prevede una “architettura” dell’auto significativamente differente dalle auto attuali: ossia l’assenza completa di un motore termico sostituito da uno o due motori elettrici e la presenza di batterie di vario tipo (ioni di litio, nickel-cadmio, litio-metallo o litio-zolfo oltre a quelle in fase di sviluppo che ne aumenteranno la densità di carica e quindi l’autonomia delle autovetture che rappresenta allo stato attuale un handicap significativo). Le auto oggi acquistabili hanno un’autonomia intorno ai 500 – 600 km ma questo valore dipende molto dallo stile di guida e dall’utilizzo di altri dispositivi a bordo che possono ridurne tale valore.

Il tempo di ricarica delle batterie, oltre alla presenza di colonnine di ricarica (attualmente piuttosto scarsa ma migliorerà molto in tempi brevi grazie a piani di installazione di sistemi di alimentazione da parte di varie aziende, da Enel X a NewMotion, da Fast a molte altre), è un altro punto “debole” in quanto sono necessari tempi lunghi per la ricarica completa; anche in questo caso sono state sviluppate soluzioni che consentono la ricarica veloce che miglioreranno ulteriormente negli anni a venire.

Inoltre ci sono problematiche legate allo smaltimento delle batterie dopo alcuni anni di utilizzo e quindi di esaurimento delle stesse, ossia la riduzione della capacità di accumulo dovuta ai continui cicli di carica e scarica: la soluzione più attraente è rappresentata dal loro utilizzo successivo nei sistemi di accumulo dell’energia eolica oppure fotovoltaica per uso domestico.

Infine è importante sottolineare che per un utilizzo razionale ed ecologico dell’intero ciclo energetico è indispensabile che l’energia prodotta per caricare le batterie sia generata mediante sistemi puliti ossia da fonte rinnovabile, che è la soluzione ideale per ridurre la produzione di CO2.

Un recentissimo studio del maggio 2021 di BNEF (Bloomberg New Energy Finance) illustra in maniera dettagliata gli aspetti economici tra i costi dell’auto elettrica nei confronti dell’auto a combustione ed indica tra il 2025 ed il 2026 – a seconda dei segmenti di appartenenza delle auto - il momento nel quale il prezzo di acquisto dell’auto elettrica sarà uguale a quello dell’auto a combustione ed a partire dal quel momento sarà sempre più conveniente acquistare un’auto elettrica.

Un ulteriore aspetto interessante da valutare è costituito dalle conseguenze dell’acquisto oggi di un’auto con motore a benzina o diesel ed il cui valore si deprezzerà notevolmente negli anni futuri. Nei prossimi anni molte nazioni europee ed occidentali (la Norvegia già dal 2025 mentre nel resto d’Europa tra il 2030 ed il 2035) vieteranno la vendita di auto non elettriche; comunque già negli anni precedenti quelli sopra indicati saranno creati ostacoli vari al loro utilizzo, dai blocchi nei periodi di maggior inquinamento (già attivi oggi in numerose regioni italiane, quando i valori di inquinamento superano determinate soglie) all’impedimento di circolare all’interno delle città ovvero premieranno l’uso di vetture non inquinanti, dalle soste gratuite nei parcheggi cittadini all’azzeramento della tassa di circolazione o ad altri vantaggi. 

Concludendo, si può affermare che siamo alla vigilia di una trasformazione storica e radicale dell’auto come l’abbiamo pensata e realizzata negli ultimi decenni, a partire da quelle prodotte da Henry Ford fino ai giorni attuali: le auto elettriche rappresentano una soluzione molto meno inquinante con prestazioni similari o migliori (le accelerazioni da fermo saranno simili a quelle supercar), più ecologiche e con miglior confort (con le batterie sottili nel pianale si eliminano ostacoli nell’abitacolo) e maggior spazio a disposizione.
Il tema affrontato ha profonde ricadute anche nei rapporti diplomatici, economici e politici fra gli Stati, basti pensare alla corsa per le materie prime (per citarne una su tutte: il litio indispensabile nelle batterie). E proprio su questi aspetti ci concentreremo nel prossimo articolo.