Le parole polemiche con cui poco prima di Pasqua la dirigenza ucraina ha di fatto posto il veto alla visita a Kiev del Presidente tedesco Steinmeier, adducendo una sua supposta “morbidezza” nei confronti della Russia, sono suonate – dal punto di vista diplomatico – arroganti e stonate. Dopo un primo rimbrotto a caldo del Cancelliere Scholz, la situazione è rimasta ancora tesa, con Berlino che cerca di evitare un’aggressività estrema nei confronti di Mosca. Oltre che dagli ucraini, questo atteggiamento non è apprezzato dai commentatori d’oltre-oceano. Un interessante articolo del Wall Street Journal, pur riconoscendo la Zeitenwende, la “svolta epocale”, avviata da Olaf Scholz dopo l’aggressione all’Ucraina, non lesina le critiche alla Germania, in particolare per aver sostenuto il leader ungherese Victor Orban, potenziale quinta colonna russa all’interno dell’Europa: leggi.
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