Con l’uscita del Regno Unito, che dispone di un arsenale atomico e di forze armate di primo piano, l’Unione europea ha subito una evidente menomazione delle proprie capacità di difesa. La decisione tedesca di procedere ad un significativo riarmo è stata determinata nell’immediato dall’aggressione russa all’Ucraina, ma affonda probabilmente alcune radici anche nella Brexit. La possibilità esiste che, oltre alla preminenza sul piano economico, Berlino si avvii anche ad una preminenza militare all’interno dell’Unione. In tale contesto, nuove opportunità si aprono anche per l’Italia, come spiega in un’intervista su formiche.net Arturo Varvelli, direttore dell’ufficio di Roma dell’European council on foreign relations: leggi.
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