Il progetto di una galleria ferroviaria sotto al Brennero ha iniziato a concretizzarsi nel 1994, “quando l’Unione Europea inserì il corridoio Berlino–Napoli nell’elenco dei progetti prioritari”, come ricorda il sito della società BBT SE, costituita proprio per realizzare l’opera (leggi). Oggetto di un Memorandum d’intesa tra Italia ed Austria (firmato a Vienna nel 2007 – leggi sul sito della Provincia di Bolzano), la costruzione della galleria ha beneficiato di ingenti finanziamenti europei: scriveva nel 2019 il sito Mobilia.org “l’Europa che già contribuisce con quote variabili tra il 40 % e il 50 % dei costi sostenuti, in futuro prevede un ulteriore incremento del cofinanziamento”. Il 15 settembre 2025 è stato abbattuto l’ultimo diaframma del cunicolo esplorativo alla presenza di Giorgia Meloni, del Cancelliere austriaco e del Commissario europeo ai Trasporti. L’evento ha naturalmente ricevuto grande attenzione sul citato sito della BBT SE (leggi). Quanto va tuttavia sottolineato, è come anche quest’opera di ingegneria civile abbia, con il passare degli anni, risentito del mutato spirito dei tempi, che sta diventando sempre più uno “spirto guerrier”. Ecco quindi che dando la notizia della caduta dell’ultimo diaframma di roccia, Euractiv ha titolato: “La svolta nel tunnel del Brennero mostra come l’UE si sta preparando alle crisi e alle guerre future” (leggi). Il tono e le parole usate non devono sorprendere: nella Comunicazione della Commissione e dell’Alto Rappresentante del novembre 2022 si legge: “La bussola strategica per la sicurezza e la difesa, che il Consiglio europeo ha approvato nel marzo 2022, sottolinea che: «l’aggressione militare russa nei confronti dell’Ucraina ha confermato l’urgente necessità di migliorare in modo sostanziale la mobilità militare delle nostre forze armate all’interno e all’esterno dell’Unione»”. E il Regolamento 1679/ 2024 ha stabilito che “nello sviluppo delle reti di trasporti” […] “è attribuita priorità generale alle misure necessarie” per adattare “l’infrastruttura a un duplice uso al fine di rispondere alle esigenze civili e di difesa, prestando particolare attenzione agli itinerari necessari per i movimenti di forze militari” (leggi).
Parole chiave: Traforo del Brennero, Infrastrutture civili, Uso militare |
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