È del 4 novembre scorso la pubblicazione del “pacchetto allargamento” della Commissione:
leggi sul sito della
Rappresentanza in Italia (alcune segnalazioni in merito sono già state proposte nell’ultima Rassegna di
Dialoghi europei –
leggi).
Come ogni anno, tale pubblicazione ha offerto alla Commissione l’opportunità di illustrare la propria linea politica in materia (l’Alto Rappresentante per la politica estera Kaja Kallas ha dichiarato: “
L’ordine globale sta cambiando e la sicurezza dell’Europa è sempre più a rischio. L’allargamento è un investimento in un’Europa stabile” –
leggi su
Europa.eu), ma anche e soprattutto di mettere in evidenza quanto fatto o non fatto dai singoli paesi sul percorso verso l’adesione.
A questo riguardo non sorprendono – ma spiccano – le critiche severe mosse in particolare a quelli che sono forse i due più improbabili paesi candidati, vale a dire la Georgia e la Turchia.
Il rapporto sulla Georgia (
leggi) indica esplicitamente che “
invece di dimostrare impegno verso una maggiore integrazione con l’UE e attuare le riforme necessarie […] la Georgia si è ulteriormente allontanata dal percorso europeo”.
Come prevedibile, la reazione del Governo di Tbilisi è stata veemente: come riferito dalla piattaforma pro-governativa
Imedi, il Ministero degli esteri ha accusato il rapporto di “
strumentalizzare l’adesione all’UE per interferire nella politica interna” (
leggi).
Più complesso è il giudizio espresso dalla Commissione sulla Turchia. Se il documento si apre con l’affermazione che “
la Turchia è un partner fondamentale dell’Unione europea”, poche righe dopo si afferma che “
le serie preoccupazioni dell’UE riguardo al continuo deterioramento degli standard democratici, dello stato di diritto, dell’indipendenza della magistratura e del rispetto dei diritti fondamentali non sono state affrontate” (
leggi).
Anche da Ankara i commenti sono stati immediati: come scritto da
Türkiye Today, “
il Ministero degli Esteri turco ha contestato il rapporto […] definendo le valutazioni sull’indipendenza della magistratura, sui diritti fondamentali e sulla politica interna come «di parte, pregiudizievoli e infondate»” (
leggi).
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Parole chiave: Allargamento; Georgia; Turchia |